Sento
la necessità di parlarvi del rognone, in quanto chiamato in causa,
mentre sulla trasmissione Masterchef, che seguo ben fatta e carina,
lascio ad altri ogni commento.
Quindi
bando alle ciance, e parliamo del rognone. Questo, come saprete, è
il rene dell’animale, che filtra il sangue ed espelle per le vie
urinarie le sue impurità. Ovvio quindi che sappia di urina, ma
esistono regole ben definite per evitare che ciò accada. Meglio
scegliere rognoni di vitello, che sono più teneri e meno “forti
“di gusto e lasciarli almeno 30\40 minuti a bagno in acqua acidula
o nel latte,perchè ogni traccia di urina scompaia, mentre quello
di manzo, necessita per forza di sbollentatura in acqua. Se vi piace
una cottura al sangue, scegliete quindi il vitello o al limite
l’agnello.
Le
cotture dovranno sempre essere veloci e soprattutto il rognone và sempre servito
molto caldo.
Fatta
questa semplice operazione potete preparare la vostra ricetta preferita,sia in modo classico, come ad esempio facendo trifolare il rognone da solo o con aggiunta di funghi,o flambato al
Cognac o al Madera, oppure se volete una ricetta più sfiziosa
accompagnatelo con salse agrodolci, a base di frutta (Chutney) o di
salse senapate. Io lo preferisco saltato con burro d’acciuga e
flambato al Cognac.
Per
ultimo dissento da quanto sentito dai miei “colleghi” di
Masterchef, quando affermano che il grasso che racchiude il rognone
và eliminato assolutamente. Il grasso del rognone non è velenoso !!
Esiste una ricetta di rognone definita alla “Coqué”, che prevede
di lasciare adeso al rognone, almeno mezzo centimetro di grasso e poi
tagliato a fette e cotto, affinchè si abbia l’effetto del bianco
d’uovo attorno alla carne, da ciò deriva l'appellativo alla Coqué.
Augusto
(Escoffier).....perdonali sono troppo occupati a studiare il loro
copione di scena !
Buona
tavola a tutti.
Stefano
... e il richiamo finale a Escoffier taglia la testa al "tonno"...
RispondiElimina