Ciao a tutti,
sono Anna e da buona ricercatrice del gruppo oggi vi parlo di una ricetta veramente "storica" ... le origini della Tartrà piemontese sono addirittura medioevali (pare anche che possa essere il risultato di fusione con abitudini alimentari saracene) . Gli ingredienti e la pietanza in sè sono molto semplici : proprio vero che non servono piatti elaborati per attraversare la storia!
Quella che vi propongo è la ricetta della nostra interpretazione del piatto e faceva parte del corso che abbiamo tenuto il 18 Ottobre:
Ingredienti:
4 uova intere più 2 tuorli
200 ml di panna liquida
1/2 litro di latte intero
50 gr di burro
3 cucchiai da tavola di Parmigiano Reggiano grattuggiato
2 cipolle
salvia, rosmarino e alloro
noce moscata
300 gr di funghi
tartufo nero
olio evo
sale e pepe
4 uova intere più 2 tuorli
200 ml di panna liquida
1/2 litro di latte intero
50 gr di burro
3 cucchiai da tavola di Parmigiano Reggiano grattuggiato
2 cipolle
salvia, rosmarino e alloro
noce moscata
300 gr di funghi
tartufo nero
olio evo
sale e pepe
Preparazione:
Fate appassire nel burro una cipolla tritata molto finemente, aggiungendo dopo qualche minuto le erbe aromatiche, tritate anch'esse molto finemente.
Nel frattempo fate intiepidire latte e panna.
In una ciotola sbattete con una frusta a mano le uova intere e i tuorli, aggiungendo poi il latte con la panna e il Parmigiano; a questo punto incorporate nella ciotola anche il composto di cipolla e erbe aromatiche che avrete lasciato intiepidire.
Versate il composto in stampi precedentemente imburrati e ponete in forno a bagnomaria a 180° per circa 30 minuti.
Mentre la Tartrà cuoce, spadellate i funghi con olio evo e cipolla tritata, aggiungendo, poco prima di ritirarli dal fuoco, il tartufo nero.
Servite la tartrà tiepida appoggiata sui funghi appena spadellati
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